Il bambino dai 3 ai 6 anni
Il bambino dai tre ai sei anni che frequenta la scuola dell’infanzia è caratterizzato da una grande capacità di stupore, meraviglia, bisogno di esplorazione, scoperta e gioco, è curioso della realtà che lo circonda e che non sempre riesce a decifrare.
Incontra e sperimenta diversi linguaggi, scopre attraverso il dialogo e il confronto con gli altri bambini l’esistenza di diversi punti di vista, pone per la prima volta le grandi domande esistenziali, osserva e interroga la natura.
La scuola fondandosi su un’ispirazione cristiana mira a favorire ed educare la ricerca del senso della vita, guidando i bambini all’acquisizione dei primi “strumenti” necessari a cogliere i segni della vita cristiana, ad intuirne i significati, ad esprimere e comunicare con le parole, i segni e i simboli la loro esperienza religiosa.
L'Azione educativa
L’azione educativa considera il bambino attivo protagonista del/nel suo percorso e processo di crescita e apprendimento: bambino che apprende attraverso il fare, attraverso l’esperienza, attraverso il corpo, veicolo e mezzo per la scoperta e l’apprendimento, soprattutto nel periodo della scuola dell’infanzia.
La scuola dell’infanzia si propone come contesto di:
RELAZIONE: si manifesta nella capacità di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino;
CURA: «I care» = sono preoccupato per te, mi sento responsabile. Attenzione all’ambiente, ai gesti, alle cose in modo che ogni bambino si senta accolto, riconosciuto, sostenuto, valorizzato.
È disponibilità all’ascolto, attenzione ai «messaggi» dei bambini, volontà di prendersi a cuore l’identità di ognuno. Predisporre routine che danno sicurezza, orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle situazioni nella giornata a scuola.
Cura è anche attenzione allo spazio (angoli gioco), progettando e predisponendo spazi curati e pensati in ogni dettaglio.
APRENDIMENTO attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini con la natura, gli oggetti, il territorio e le sue tradizioni.
Educare ( dal latino Educere) significa “tirare fuori, far uscire”, partendo dalle preconoscenze dei bambini e da ciò che ciascuno “ha dentro di sé”, aiutandoli a sviluppare le proprie capacità innate, facendole emergere e crescere, in un percorso di scoperta e crescita personale. Questa è la mission della scuola. Il bambino è una «risorsa da attivare», in un’ottica di co-costruzione delle conoscenze.
Le finalità
La scuola dell’infanzia mira a (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Settembre 2012):
CONSOLIDARE IDENTITA’
Il bambino riconosce e prende consapevolezza del proprio Io. Sta bene e si sente sicuro nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato, impara a conoscersi e ad essere riconosciuto come persona unica e irripetibile (accoglienza e inclusione).
Impara a vivere l’affettività, ad esprimere e controllare emozioni e sentimenti e rendersi sensibile a quelli degli altri.
SVILUPPARE AUTONOMIA
Imparare a far da sé (autonomia intellettuale e sociale). Ha fiducia in sé e negli altri, prova soddisfazione nel far da sé e saper chiedere aiuto, esprime sentimenti ed emozioni, partecipa alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
ACQUISIRE COMPETENZA
Il “saper fare in situazione” del bambino. Gioca, si muove, manipola, curiosa, domanda, impara a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto, a descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi, sviluppa l’attitudine a far domande, riflettere, negoziare significati.
VIVERE ESPERIENZE DI CITTADINANZA
Scopre gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro.
Il bambino sviluppa il senso di appartenenza alla propria comunità. Impara a confrontarsi con i coetanei, imparando e assumendo come valori la reciprocità ed il rispetto.
Si riconosce come portatore di diritti e doveri verso se stesso, gli altri e l’ambiente. Diverrà un futuro cittadino, iniziando a sperimentare tale aspetto sin dall’ingresso alla scuola dell’infanzia e nella sezione-gruppo di appartenenza, vivendo il concetto di gruppo, inteso come comunità regolata da regole e principi comuni.